Protagonisti di questa crescita, birrifici agricoli che, rispetto agli artigianali, garantiscono una percentuale di produzione di orzo in proprio. Su questo trend i nostri specialist hanno selezionato 3 realtà che devi assolutamente conoscere.
Andiamo alla scoperta di tre piccoli birrifici italiani:
Una talent stories tutta italiana, nata nel 2012, che vede come protagonisti Enrico e Geltrude alle prese con ricerche e sperimentazioni. Dietro ogni etichetta Birra dell’Eremo c’è una selezione della materia prima migliore, la scelta dei lieviti, della fermentazione giusta.
Enrico, dopo gli studi in Agraria, decide di trasformare le sue conoscenze in una produzione di qualità. Al suo fianco Geltrude, motore imprenditoriale, esperta in marketing. La loro determinazione, insieme al sostegno delle loro famiglie, fanno il resto.
Il laboratorio degli inizi è ora un birrificio strutturato: vi lavora un team di sette persone, in bacheca ci sono tanti premi e si continua a respirare lo spirito coraggioso degli inizi.
Per entrambi: “Produrre una craft beer significa andare alla ricerca di due cose: la materia prima adatta e la fermentazione giusta. Ingrediente segreto: la passione”.
Si tratta di uno dei primi birrifici sorti in Italia. L’idea degli attuali soci è stata ed è semplice, ambiziosa e un po’ folle: rifondare il birrificio dopo quasi 90 anni e farne una delle migliori realtà artigianali del paese.
Dopo lunghi studi, ricerche, tentativi e sacrifici, la Fabbrica Birra Perugia è di nuovo realtà. Le birre artigianali prodotte riscuotono subito un grande successo.
Anche la critica si accorge presto di questa giovane realtà, letteralmente sommersa di premi e riconoscimenti: dall’European Beer Star al Brussels Beer Challenge, dalle principali guide di settore al prestigioso concorso Birra dell’Anno.
Un’escalation inarrestabile che vede il culmine nel 2016, quando Birra Perugia viene proclamata Birrificio dell’Anno.
Dal 2019 vede la luce un nuovo impianto produttivo e, nello stesso momento viene inaugurata la taproom: un locale accogliente dove assaggiare e comprare le birre direttamente alla “fonte”.
Il Mastio produce birra non filtrata e non pastorizzata. Il suo nome
È ispirato a quello dalla torre principale del castello medioevale di Urbisaglia, centro storico e culturale della Regione Marche. Il legame del birrificio al territorio è molto forte e si concretizza nella coltivazione dell’orzo da birra biologico nei terreni di proprietà, situati nell’entroterra maceratese.
Sebastiano e Lorenzo Nabissi iniziano a produrre la Birra Mastio nel 2011, dando avvio al loro progetto birraio. Due anni dopo sperimentano la coltivazione di alcune varietà di orzo da birra e luppolo: dd oggi Birra Mastio utilizza più del 70% di materie prime biologiche di produzione propria.
Nel 2019 Mastio, inaugura un impianto di ultima generazione da 24HL in grado di produrre birre sempre migliori, attraverso processi rigorosamente artigianali ed utilizzando materie prime genuine di qualità.
Ma non solo, a fianco dell’attività principale Mastio apre StatAle78: un ristorante birreria dove si possono gustare ottimi piatti abbinati alle nostre birre.
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